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La guerra del soldato pace

La guerra del soldato pace Basta un secondo per cambiare il corso di un destino. E a quel destino ne sono intrecciati altri, come tanti rami di un albero solo. Il Papà di Tommo Pace viene travolto da un albero, per salvare il suo bambino. Nessuno sa perché sia successo. Soltanto il suo piccolo conosce la verità e la porta sulla coscienza come un macigno: sente che la persona che più amava al mondo, non c’è più per colpa sua. La vita continua, nello scenario verdeggiante della campagna inglese. Tommo cresce sotto della guida di una forte e dolcissima Mamma. Con lui c’è Charlie, l’adorato fratello maggiore; allegra e festosa è la presenza di Big Joe, il primogenito: un ragazzone il cui cervello lento non va di pari passo col cuore, traboccante di bontà e gentilezza.

Ci sono persone che quando vedono un topo iniziano a strillare e pensano soltanto ad ucciderlo: Big Joe no, lui vuol bene ai topini e li protegge dal sadismo di chiunque li voglia morti. Questa stessa gentilezza, innata e senza pensieri, lo porta a fidarsi di tutti e a trovarsi molto facilmente ferito. Eppure lui non prova mai rancore, continua a voler bene, bene, sempre bene nonostante tutto. E’ un raggio di luce per chiunque lo incontri. Da ultimo ecco comparire la leggiadra Molly, che fugge dalla sua famiglia violenta e autoritaria rifugiandosi in quella dei ragazzi come casa d’ elezione. Una bella nidiata.

Sarà difficile proteggerla dalla cattiveria: quella dei benpensanti, che giudicano ogni sentimento e ogni azione sulla base delle proprie vedute ristrette. Si tratta della razionalità del buon senso e della proprietà. Quell’orgoglio che spinge il Colonnello ad uccidere la propria cagna Martha, se non gli serve più, pur di non lasciarla ai ragazzi, che le sono affezionati e le vogliono bene. La stessa violenza ha fatto scoppiare una guerra, la Grande Guerra. Dapprima se ne sente soltanto parlare: pare un evento lontano, come una nuvola grigia all’orizzonte. Un giorno, però, diventa improvvisamente reale. Partecipare, combattere è necessario: chiunque non lo faccia è un codardo e la vita gli sarà resa impossibile, sarà cacciato dalla propria casa. Ed è così che Tommo parte.

Parte perché a casa non si sente più a casa. Parte perché ha bisogno di dimostrare di valere qualcosa, di non essere solo il bambino per colpa del quale il Papà è morto. Ed ecco che il soldato Pace si scontra con l’orrore vero, l’orrore della guerra, del sangue e delle vite spezzate. Cos’ha da contrapporgli? Solo quella Pace che risuona nel suo cognome, e che vibra nei suoi ricordi di un’infanzia densa di ombre, ma anche e soprattutto spumeggiante di sole. Un sole di cui l’umanità ha tanto bisogno.

SteppenWolf